9.24.2012

A perfect Sunday in Brooklyn

Non ho molta voglia di scrivere, ma volevo condividere alcune momentanee da una perfetta (almeno per me) Domenica in Brooklyn. Enjoy!

Abbiamo iniziato con cappuccino e muffin vegano al parco davanti a casa. Temperatura frizzantina e sole che scaldava le  il viso. A rendere il tutto ancora più piacevole, inaspettata musica dal vivo!


Dopo pranzo passeggiata al mercato delle pulci. Sulla strada un manifesto ci ricorda dove siamo! (il Brooklyniano medio è ESATTAMENTE come l'omino qui sopra. Uguale, uguale!)

Mercato delle pulci con orgoglio Brooklyiniano

Last taste of Summer: Fragola e Rabarbaro by People's Pops

Incantevole vista di Manhattan da Downtown Brooklyn per finire la giornata in bellezza...



9.21.2012

Imprevisti

A volte succede che ci si organizzi per bene, perché si ha un evento da preparare e due dimostrazioni da coordinare e ovviamente stanno anche montando le tende nello spazio dedicato all'evento, e chissà se finiranno in tempo, quindi meglio mettersi in movimento con un po' di anticipo.

Succede anche, perché non smetterò mai di meravigliarmi della gente, che poi due geniali hipsters alla fermata di Bedford, forzino la porta della subway rompendola. Perché di treni ne passano uno ogni 4 minuti, vuoi mica aspettare tutto quel tempo?! Dopo tutto, questa e' la città che non dorme mai, il regno del fast - tutto. Quindi no, non aspettiamo quattro minuti, forziamo la porta e rompiamola! Così poi si deve tutti scendere dal maledetto treno e rimanere bloccati per ore! Geniale!

Succede pero' anche, per fortuna, che dagli imprevisti nasca in realtà qualcosa di piacevole. E quindi, vista l'inevitabilità del mio ritardo, me ne sono andata dalla stazione della velocità verso un'alternativa un po' fuori dal tempo: il battello.

Per chi non e' familiare con New York, Brooklyn, dove vivo io, e' dall'altra parte dell'East River, e da pochi mesi la città ha instituito un servizio di traghetto tra le due rive.

Prendere il traghetto per andare a lavoro e' un'esperienza abbastanza singolare. La gente non spinge per salire, ma siamo tutti in una fila ordinata. Il ferry attracca e la banchina viene abbassata. Il meccanismo e' automatizzato, ma serve il giusto tempo, no rush. Tutto ondeggia e poi si sale sulla barca con il personale che ti dice "Good Morning!"
Ho sentito bene?! Mi hanno salutata?!
Sul traghetto nessuno e' appeso a barre di metallo provando a non pestare il vicino, nessuna ascella ad altezza naso e nessuna mano indiscreta che ti sfiora le chiappe. Gia' l'adoro! I sedili sono imbottiti e foderati di tessuto, niente plastica dura. Altro punto a favore! E poi le persone sono tranquille, sorridenti e sembrano quasi rilassate. Vedo addirittura qualche tentativo di eye-contact. Abbiamo per caso cambiato stato?!
Il tragitto dura 10 minuti, nei quali sorseggio un buonissimo cappuccino preso prima di imbarcarmi, respiro l'aria salmastra e chiudo gli occhi facendomi scaldare il viso dal sole mentre il fiume mi culla verso la mia destinazione.

Alla fine mi ritrovo a pensare che gli imprevisti non sono sempre negativi, un po' come succede nel Monopoli. Peschi la tua carta e a volte te ne finisci in prigione, altre volte invece prendi il battello, e ti ci trovi proprio bene.

9.17.2012

Le Piccole Cose

Finalmente una di quelle giornate in cui solo le piccole cose contano. Niente impegni di lavoro, meetings, emails, eventi, gente scontenta, gente lamentosa, gente arrabbiata, squilli di telefono...

Aaaah...è come se mi stessi disintossicando. Ho lavato i panni, montato la tenda (yaay, finalmente forse non ci si sveglierà più alle 6am tutte le mattine!), fatto la spesa, una bella insalata di verdure freschissime e una passeggiata pomeridiana. Unico programma della giornata: yoga. 
Era da settimane che non passavo una giornata così, solo per me stessa.

Bisogna davvero arrivare al limite prima di rendersi conto di ciò che si sta perdendo? 


Micia, Panni, Strisce e Menta

C'era una volta una finestra

Un passo dopo l'altro



9.15.2012

Basta Freni

Ieri sera ho avuto una specie di rivelazione. Io sono un pò lenta in questo tipo di rivelazioni, a volte mi ci vogliono anni per scoprire le cose più scontate del mondo, ma in ogni caso l'importante è che arrivino.

Io e R. abbiamo mostrato il suo nuovo film ad una sua amica. Finito il film, lei si è lasciata andare a commenti sulle emozioni sentite, sul plot, sui personaggi. Alcuni positivi, altri meno. E poneva domande, su ciò che non era sicura di aver colto e su ciò che pensava di aver percepito. Io la ascoltavo e mentre la ascoltavo, così disinvolta e serena, mi sono chiesta se anche io mi sarei sentita allo stesso modo libera di commentare l'opera di un amico (foto, film, scritto che sia), o se invece non mi sarei limitata ad un "wow bello! caspita però...complimeti" avendo poi paura di addentrarmi in qualsiasiasi cosa di più diretto e profondo.

Ebbene, la seconda opzione. Me ne sarei stata ben zitta. Me ne sto quasi sempre zitta. Per paura di dire scemenze, per paura di fare brutta figura, per paura di urtare l'altro/a. Maledetto perbenismo sabaudo!

Ma adesso basta (oddio, sto cascando di nuovo nell'ennessimo basta al quale poi in realtà non terrò fede se non per le prime due settimane?)! E' ora di smetterla di nascondersi dietro a questa cosa. Non voglio più preoccuparmi di dover fare bella figura e compiacere chi mi sta davanti. Voglio iniziare a presumere che se qualcuno mi chiede un parere sia perchè vuole davvero sentire un parere. Che poi è proprio quello che cerca continuamente R. per il suo film: sincerità, nel bene e nel male. L'unica cosa che può davvero aiutare a crescere.
E allora ROARR! Coraggio!


9.09.2012

Pigrizia

Credo sia questa la ragione principale per la quale non ho scritto più posts negli ultimi mesi. E' facile dire che non avevo tempo, che ero super impegnata...Si è vero, ma è ancora più vero che non sono una persona costante, e ancora di più tendo ad impigrirmi (troppo) facilmente. Ho voglia di continuare a scrivere, ma non voglio dire che lo farò. Se succederà, succederà.