Sandy non c'è più, è partita per la sua strada lasciando dietro di sè una città irriconoscibile. New York,
the city of blinding lights, come cantano gli U2, è rimasta in realtà nel buio. Niente luci sfavillanti, niente sfrontatezza, ma una forzata
umiltà nel piegarsi a ciò che Natura comanda.
E intanto la quotidianità è cambiata. Anche se noi siamo stati fortunati, siamo comuqnue forzati a restare qui, niente subway, niente power in negozio, niente lavoro. O meglio, un pò di lavoro si, da casa. Ma il punto è che non ci sono abituata, tutti i miei ritmi bio-lunar-fisiologici sono scombussolati. Non capisco più dov'è la pausa pranzo? E la macchinetta del caffè schifoso? Perchè questo caffè e' buono? Perchè ci sono delle finestre? Il mio ufficio non ne è ha di finestre...ma allora è vero che c'è la luce la fuori anche durante il giorno quando siamo segregati dietro al computer!
Insomma, un disastro... E la risposta più naturale a questa perdita di certezze è, ovviamente, cibo! Lavoro un pò, poi penso a che cosa cucinare, e poi lo cucino e poi preparo lo spuntino e poi mangio e poi è ora di breakfast, ma c'è anche il brunch e il lunch e lo snack e l'happy hour. Me li faccio meticolosamente tutti (e poi ogni tanto corro anche, altrimenti siamo nei guai!).
Ed ecco a voi alcuni momenti di questo disorientamento culinaro....sperando di tornare presto alla normalità!
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Raspberries, local honey and yogurt |
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Pizza! Ho preparato l'impasto per 8 pizze, surgelato e così è pizza time ogni sera! |
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Finestra? Gatti? |
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Banana flambèe con Rum |
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Colazione con homemade marmellata di Zucca |
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Brunch tutta la vita! |